Una volta,
qualche anno fa, un mio caro amico mi disse che una ragazza, di nostra
conoscenza, sosteneva che io avessi gli occhi sempre tristi. Ne fui sorpresa.
Sogno
spesso di questi tempi, ma il mio sonno è angosciato. Le mia immaginazione, di
giorno, allevia il mio sottile dolore. Sono prigioniera delle frustrazioni. In
isolamento. Mi riparo dall'assedio della scontentezza erigendo alte mura di
fantasia. La lunga attesa, alla fine, ha aperto una breccia verso
l'annullamento emozionale. Non sono nemmeno stanca. Vorrei solo poter dormire.
Il dolore,
come la gioia, rende vivi. Nessuno può governare il destino, ma quando esso ti
ignora, ti uccide. L'immobilità del contesto affligge colui che è pronto alla
lotta. La negazione dello scontro invalida la guerra. Il nemico più mortale
all'esistenza, è l' apatia. Ne sono circondata.
Sopravvivere
all' isteria del mondo, passare attraverso la monotonia della normalità. Questa
è la mia pena.
Le passioni
sono reati, la non-esperienza il carcere. Le persone che ci amano sono
inconsapevolmente i nostri aguzzini; intrappolati dal timore di deluderli,
seviziati dalla necessità di averli accanto, neghiamo la nostra natura e
assecondiamo le loro richieste. L' amore è protezione, la protezione è
prigione.
Ti scrivo
di tutto ciò perchè la libertà non ha prezzo. Non si può vivere
rettamente senza essere felici. E' impossibile accontentare le aspettative altrui
negando se stessi. Per quanto immensamente amiamo coloro che ci accompagnano
attraverso la vita, non possiamo diventare una falsità.
Sento il
peso di un' anima che dorme un lungo sonno senza riposo. Le mie infelicità non
sono rivolte a te. Ho solo la consapevolezza che non è ancora tempo. Non
possiedo più il dono della veggenza, poichè la speranza si è assopita. Non
spaventarti tutto questo è il pensiero di chi è a metà strada. Il
tempo non muore mai: la costante universale ci rende immobili. La perfetta
scansione infinita ci condanna.
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